"Tieni a me, l'età delle parole"

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Geric
view post Posted on 29/1/2008, 11:52




Qualche informazione più precisa e dettagliata sulla storia e sulla trama....

Da qui risulta che il protagonista della storia è un adolescente.....(consiglio di leggere tutto, vista così....mi sembra un prodotto interessante con una storia molto bella).
Ricordo che il produttore del Film, Roberto De Laurentiis, è morto da pochissimo, il 25 di questo mese..... :(



De Laurentis, casting a Milano per una fiction sui drammi giovanili
Pubblicato da Matteo, Blogosfere staff

di Ernesto Siciliano

Domani, giovedi 10 Gennaio, si terrà al Must di Milano, via Belisario n. 3 dalle ore 21.00, il casting per la fiction televisiva "Tieni a me" l'età delle parole. Il produttore ,Roberto De Laurentiis, il regista ,Antonio Bonifacio, e l'autrice della serie, Stefania Grassi, selezioneranno attori e attrici dai 18 ai 40 anni per diversi ruoli. Tra loro, il protagonista "Roberto", di età tra i 18 e i 22 anni, mediterraneo, possibilmente occhi chiari. E' un'occasione unica per candidarsi alla partecipazione in un film di grande valore già richiesto a De Laurentiis da Rai e Mediaset.

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"Tieni a me, l'età delle parole"
è una fiction destinata a lasciare il segno.


L'ha scritta Stefania Grassi, autrice sensibile e intelligente che ho la fortuna di conoscere ed apprezzare da un pò grazie al blog che curo: Format.

Una donna coraggiosa che merita il successo professionale che ieri mi ha annunciato con gioia al telefono: lavorare con un grande produttore che ha fatto la storia del Cinema italiano come Roberto De Laurentiis! Sono davvero felice per lei, anche perchè ha lottato per raggiungere questa meta superando mille ostacoli.

La nuova serie tv da lei ideata offre uno spaccato quanto mai intenso della realtà dei giovani di oggi. Come forse nessun lavoro del genere ha fatto prima.
Drammatico e completo. Perchè mette in gioco un concentrato fedele, compiuto e spaventoso dei peggiori miti giovanili in una storia che coinvolge il Nord ed il Sud.
I suoi protagonisti arrivano dalla Sicilia a Torino. Personaggio centrale è il quindicenne Roberto. Suo padre, l'avv. Giovanni Mandalà, è emigrato insieme alla sua famiglia perchè braccato dalla mafia, dopo aver denunciato un boss.

Il conflitto generazionale tra l'avvocato ed il figlio si sviluppa su un piano inedito. L'adolescente è infatti legatissimo al capo mafioso don Carmelo che il suo genitore ha invece consegnato alla Giustizia e mandato in carcere.

Roberto diverrà il capo della baby gang del liceo e odierà il padre, che per lui è solo un infame.
Il boss è invece per lui una sorta di padre negativo, che lo lusinga con la forza del Male.
La fiction affronta temi molto duri e attuali, uniti dal filo rosso del disagio, personale e sociale, dei giovani.
Come il tormento interiore rivelato dalla bulimia, la sofferenza della discriminazione, la piaga delle baby cubiste.
E, su tutti, il tema della prepotenza sociale. E' questo il disvalore così diffuso oggi a cui si ispira il protagonista, riproducendo la tendenza al sopruso tipica della cultura mafiosa in una gang di bulli violenti che metterà insieme nella città in cui è emigrato.
Una storia bellissima, che suscita una riflessione profonda su un valore centrale: la prepotenza, che si replica come un cancro in tante patologie sociali, dalla mafia al bullismo.
Un mito lacerante rifiutato dal capofamiglia ma accolto dal figlio. Anche questo è un elemento drammatico e sovversivo della fiction: "conservatore" di un valore arcaico sembra il ragazzo, non il padre, come suggerirebbe una scrittura lineare.

I nodi da sciogliere sono tanti e ricchi di tensione: "Il finale di questa forte storia di adolescenti e mafia- assicura l'autrice- sarà struggente e pieno di colpi di scena".
Stefania Grassi riassume così in un microcosmo finzionale una metafora della condizione giovanile.
Dolorosa, ma non disperata.
Perchè Roberto assomiglia a tanti ragazzi. Mette alla prova il suo malinteso senso del coraggio, dell'essere Uomo, con riti iniziatici rischiosi, come saltare un ponte.
Ed ha solo 15 anni.
E' destinato a seguire la Legge dell'Adolescenza: a crescere tra mille tormenti. A migliorare, o a perdersi, non lo sappiamo ancora.
A ribellarsi all'autorità paterna per trovare sè stesso, rischiando di scegliere un'alternativa fatale.
A scegliere tra il modello virtuoso del padre e l'esempio violento del malefico boss.
In ogni caso, è votato a dare un pò di speranza in un futuro migliore ai suoi coetanei.
Ed a tutti noi...
http://milano.blogosfere.it/2008/01/de-lau...-giovanili.html

Edited by LadyAlexandra - 29/1/2008, 12:38
 
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view post Posted on 29/1/2008, 12:37
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La trama affronta delle tematiche scottanti e di certo farebbe presa sul pubblico considerato che si tratta di un filone alla moda. Dopo "Io non dimentico", "L'onore ed il rispetto" "Io t'assolvo"...questa fiction promette di far impennare gli ascolti.
Ci vedrei bene Sergio nei panni di Roberto...lui che ha dovuto lottare per non cedere ai ricatti dei delinquentelli di scuola...ora avrebbe l'occasione di vestire dei panni drammaticamente moderni e prendersi una sorta di riscatto.
Spero che lo chiamino...
 
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Geric
view post Posted on 29/1/2008, 12:40




Ma Roberto, il protagonista, deve essere interpretato da un ragazzo di massimo 22 anni! A meno che Sergio non faccia Roberto da adulto, ma mi pare che la storia sia tutta incentrata sull'adolescenza di questo ragazzo. O a meno che non venga "ringiovanito"...... :huh:

Sergio, se accetta, potrà fare o il padre del ragazzo, o al limite il boss mafioso, penso.
E sarebbe comunque non male.....

E poi, siceramente, mi auguro che questo film sia di qualità superiore a quelli che hai sopra citato.....(ciò mi preme solo se, ovvio, ci sarà Sergio...).

:)



Edited by Geric - 29/1/2008, 12:53
 
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megan82
view post Posted on 29/1/2008, 12:44




l'importante è che ottenga un buon ruolo...
 
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view post Posted on 29/1/2008, 12:53
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CITAZIONE (Geric @ 29/1/2008, 12:40)
Ma Roberto, il protagonista, deve essere interpretato da un ragazzo di massimo 22 anni! A meno che Sergio non faccia Roberto da adulto, ma mi pare che la storia sia tutta incentrata sull'adolescenza di questo ragazzo. O a meno che non venga "ringiovanito"...... :huh:

Dopo aver visto Luisa Kuliok che a 40 anni ha interpretato una ragazzina di 16, non mi stupisco di nulla...credimi! Anche se l'aspetto non era quello di un'adolescente, lei riuscì a dar vita ad un personaggio stupendo, pieno di sfacettature.E anche l'Arcuri nella sua ultima fiction ha vestito i panni di una ragazza giovane quando sappiamo che le rughette ce le ha pure lei!
Vabbè...non dovevo nominare Manuela...ma era giusto per farti un esempio... :unsure:
Non mi linciareeeeeeeeeeeeeeeeee...
Certo...di sicuro ci sarà il salto di qualche anno...ma se Sergio si sbarba, si taglia i capelli e lo truccano a dovere...il ragazzo di 22 anni riuscirebbe a farlo benissimo! Agli artisti del make-up nulla è impossibile.

Edited by LadyAlexandra - 29/1/2008, 13:08
 
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Geric
view post Posted on 29/1/2008, 13:01




Sì infatti, col trucco e parrucco tutto può essere....:) (come per Giovanna Mezzogiorno nell'ultimo film, dall'adolescenza alla vecchiaia).

Però da quel che ho letto, ho capito che proprio per il casting tenutosi il 10 si richiedeva per la selezione per il ruolo del protagonista Roberto, ragazzi tra i 18-20 anni (oltre che mediterraneo con occhi chiari, e qui ci siamo); ma non è ben chiara la cosa, forse ho frainteso.....

:)

Edited by Geric - 29/1/2008, 13:30
 
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LollyJ
view post Posted on 29/1/2008, 13:22




La magia del make up .... può illudere chiunque!!
 
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lucyluna
view post Posted on 29/1/2008, 14:22




La trama sembra interessante, a parte il neo Fabrizio Corona, ci sono tutti i presupposti per una bella fiction. Per quanto riguarda Sergio, scarterei l'ipotesi che faccia il 15enne...il trucco farà pure miracoli, ma Sergio non ha nulla di adolescenziale.
Secondo me, semprechè lo farà, sarà il boss mafioso...ce lo vedo bene, soprattutto se ritorna al look con i baffetti...credo che il padre del ragazzo abbia un ruolo marginale...vedremo
 
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blueocean62
view post Posted on 29/1/2008, 16:00




Anche io mi astengo dopo aver letto la notizia..preferisco parlare quando Sergio avrà eventualmente accettato il progetto...
 
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Stellina_18
view post Posted on 29/1/2008, 19:25




No... il film con Corona no!!
 
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fiore2
view post Posted on 29/1/2008, 19:27




la trama è interessante,sarà senz'altro un film valido e una buona fiction ,almeno lo spero.l'argomento mafia si è detto tante volte è delicato e serve trattarlo in modo appropriato come ultimamente non mi sembra sia stato fatto.Quello che non mi va giù è che il protagonista sia Corona.non discuto sulla sua colpevolezza ,non mi permetto,posso esprimere però riserve morali su sue dichiarazioni, di moralità ce ne è pochina in giro e non solo nel mondo dello spettacolo,ma ancora questo non è il punto per me.Ma perchè affidare un ruolo di protagonista ad una persona che non è attore e non gli interessa diventarlo quando ci sono attori bravissimi che non lavorano come dovrebbero? mi sa tanto di trovata per acchiappare pubblico e io penso che di trovate così sono stanca.
Poi se Sergio e altri nobiliteranno questo lavoro meglio,ma mi rimane sempre un neo
 
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Geric
view post Posted on 29/1/2008, 19:41




Boh...io a questo punto non so nemmeno se Corona sia il "protagonista" del film; avrà sicuramente un ruolo chiave nella vicenda ma leggendo l'intervento che ho riportato mi pare che la storia sia incentrata sul ragazzo e sui rapporti tra lui, suo padre e il boss....e il poliziotto!

Insomma, i titoli tipo "Corona protagonista", mi suonano più come titoli per "acchiappare" l'attenzione, poi che ne so....magari (anzi, magari no!!!) farà pure il protagonista...

In ogni caso, non abbiamo molte notizie per poter valutare bene, insomma non sappiamo quale sarà il cast completo, chi sono i reali protagonisti, e soprattutto ancora non sappiamo che tipo di ruolo sia stato offerto a Sergio.
 
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Geric
view post Posted on 29/1/2008, 21:29




Giusto per saperne un pochino di più su questo film


Format intervista Roberto De Laurentiis
Pubblicato da Ernesto Siciliano, 11 gennaio 2008

(............)

Nel suo progetto più attuale, la fiction 'Tieni a me, l'età delle parole", ci sarà pure Fabrizio Corona. Secondo i mass media, un 'cattivo', ma nella sua serie avrà un ruolo da buono. Lo vuole riabilitare?

"Per nulla. Fabrizio Corona è una persona intelligente, e lo apprezzo per questo. Non entro nel merito di quello che ha fatto in passato. Ma sono sempre stato contro gli stereotipi. Non avrei affidato per esempio ad un comico, Alessandro Politi, una parte da serial killer in una mia produzione. Perchè era adatto per quel ruolo. Corona lo è per il ruolo dell'ispettore Tosi, che cerca di far capire al giovane protagonista quanto siano fallaci le sue idee sulla vita. Ha una faccia perfetta per questa parte. Se in America avessero rispettato gli stereotipi, non sarebbe nato un grande attore alto appena un metro e cinquanta come Danny De Vito. O al massimo sarebbe stato relegato a film di un certo genere, come Alvaro Vitali da noi. In Italia dovremmo avere un po' più il coraggio di mettere da parte le etichette...".

Eppure non può negare che molti seguiranno la fiction per vedere il 'cattivo' Corona in un ruolo da 'buono'. Cosa pensa delle sue vicende giudiziarie?

"Come le dicevo, non mi piace giudicare. Le porto un esempio. Io abito a Rignano Flaminio. Le dice qualcosa questo nome?".

Purtroppo sì, è il paese rimbalzato su tutti i media per via delle accuse di pedofilia alle maestre dell'asilo.

"Ebbene, in quella Scuola c'era anche mio figlio. Ha sei anni, e sono sicuro che non è stato coinvolto minimamente in questa triste vicenda. In tutto il bailamme che è scoppiato la scorsa estate, io non ho mai voluto prendere posizione. Le accuse possono uccidere una persona. Ma non critico chi le ha fatte, perchè preoccupato per i propri figli. Io penso però che debbano essere i Giudici a valutare e decidere...".

Cosa le è piaciuto di questa sceneggiatura scritta da Stefania Grassi?

"La capacità di rappresentare benissimo il mondo giovanile. E di configurarlo in modo globale, con i suoi malesseri, le sue obbligazioni. Si trattano temi molto duri: la bulimia, la realtà del lavoro nero nelle discoteche di una grande città del Nord...".

Il film parla anche di mafia, in modo nuovo...

"La correggo. La serie parla dei giovani. E del mondo scolastico, in cui il protagonista dirige una banda di bulli violenti. Entra come mai era stato fatto prima nelle loro realtà. E lo fa attraverso il conflitto generazionale tra un padre e un figlio. Roberto, il protagonista, è un adolescente emigrato dalla Sicilia al Nord con la sua famiglia, che ripudia il padre avvocato che ha mandato in galera un boss mafioso. E si fa attrarre proprio dal fascino malefico di questo boss, considerando il padre un infame. Rimane legato al ricordo di una Sicilia bellissima, la identifica sbagliando con un certo codice d'onore, e forse dà la colpa al padre di averlo allontanato dalla sua isola. Sarà proprio l'ispettore Tosi interpretato da Corona a fargli capire che sbaglia".

Questa fiction non sarà dunque toccata dalle accuse formulate da molti ai film Mediaset su Totò Riina e Provenzano di indurre i ragazzi ad emulare modelli criminali?

"La mafia è funzionale al racconto, ma rimane sullo sfondo in modo secondario. E il messaggio di questo lavoro è preciso. Il ragazzo deciderà ascoltando le parole di Tosi-Corona di diventare Magistrato. Più chiaro di così..."

Qui, potete trovare l'intervista intera; e commenti dei visitatori. Ci sono anche interventi della sceneggiatrice del film, Stefania Grassi (oltre Corona, per il cast si parla di attori e attrici famose, de più...nin zo').

http://format.blogosfere.it/2008/01/format...ia-fiction.html



 
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view post Posted on 30/1/2008, 17:03
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Continuo a ribadire che la trama è molto interessante ma non svela molto sull'eventuale cast artistico. Il mio unico dubbio sorge in merito al filone della criminalità che sembra essere diventato il perno di quasi tutte le produzioni televisive. Certo i registi fanno il possibile per mettere in rilievo il lato più nero della cattiveria umana ma il risultato non denigra la Mafia ed i suoi accoliti...anzi! Mai come prima, la faccia letale del Male sta balzando in vetta alle classifiche e la violenza fa da padrone nelle strade. Se Sergio deciderà di partecipare a questo film, a prescindere dal contorno, sono certa che innescherà una dura lotta con il suo personaggio...e ci saprà donare l'ennesima perla d'arte.
 
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LollyJ
view post Posted on 31/1/2008, 14:45




Concordo in pieno con te ... ai ragazzi vengono proposte solo immagini di violenza e degrado ... non lo trovo molto educativo .... ecco perché la visione della tv va controllata sopratutto nelle fascie giovanili ...
 
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52 replies since 29/1/2008, 00:15   1845 views
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