Mannaggia alla miseria

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Geric
view post Posted on 27/5/2010, 11:38 by: Geric




E qui potete ascoltare degli estratti dalla colonna sonora del film
http://heristalsrl.it/mannaggia-alla-miseria.htm

Il disco



Lina Wertmuller anche questa volta, per il suo nuovo film (per la televisione), ha voluto che Italo Greco, da tutti chiamato affettuosamente "Lilli", componesse le musiche della colonna sonora.
Da tanti anni ormai, Lilli, che non ama più di tanto comporre, perché a torto non se ne ritiene all'altezza, solo a Lina Wertmuller non sa dire di no. E così, come è già accaduto spesso in questi ultimi anni Lilli si avvale della preziosa, professionale ed erudita collaborazione di Lucio Gregoretti.
Vale la pena sottolineare come nascono queste musiche. Di fatto è una sorta di rito magico a tre.
Lina con Lilli e Lucio legge e discute le scene sin dalla prima stesura della sceneggiatura e poi, insieme, "rincorrendo" personaggi e situazioni, su una piccola tastiera elettronica cominciano a elaborare i temi principali. Capita che Lina li fermi, improvvisamente, per dirgli, "...ecco, quella nota lì... no, quella di prima... quella è giusta, la voglio!" È una specie di strano sortilegio quasi da apprendista stregone... poi, una volta definiti i temi, Lilli e Lucio orchestrano e arrangiano tenendo conto di quanto richiede il copione e la storia.
Mentre il film viene girato capita, per i due musicisti, che si faccia qualche sopralluogo sul set per meglio comprendere quale deve essere il carattere delle orchestrazioni che intanto stanno scrivendo.
Una volta girato il necessario, durante il montaggio, comincia il lavoro vero e proprio di abbinamento musicale e, di lì a poco si passa alla sala di registrazione e all'abbinamento definitivo sul montato delle immagini.
È un lavoro di mesi, intensamente creativo... ma anche di autentico divertimento.
C'è tra l'altro più di un aspetto, legato a questa colonna sonora, che merita di essere sottolineato.
Peppe Servillo, che ha già più volte dimostrato talento da attore, per la parte di "GENNY" è stato suggerito a Lina proprio da Lilli, certo serviva chi sapeva cantare veramente e Peppe Servillo è da sempre la voce solista de gli AVION TRAVEL... ma non bisogna dimenticare che chi da produttore portò fino al successo sanremese questo gruppo, fù proprio Lilli Greco.
L'altra cosa è che c'è un motivo musicale, tra gli altri, che è quello intitolato "NOI TRE" che musicalmente lo si può catalogare come una rumba e, a detta di Lilli Greco è la sua grande passione... quella stessa rumba che lui suggerì, nel '68 e contro tutti, per gli arrangiamenti de "LA BAMBOLA" di Patty Pravo.
Due parole anche sul tema principale, quello intitolato come il film, "MANNAGGIA ALLA MISERIA". Si rifà volutamente ai motivetti delle canzoni napoletane dei primi del '900. In fondo sembra una cosa semplice, la storia della solita storia... il tira e molla della gelosia con la sottolineatura di quel "...pensando a te!" che però rende tutto diverso, tra bugia e verità. Una canzonetta di quelle che non si scrivono e non si cantano più... ma bella proprio perché non ha pretese se non quella di regalarci una sensazione di umana semplicità.

Eccezionalmente, perché di rimando lei non sa dire di no a Lilli Greco, si è deciso di far cantare a Lina Wertmuller gli stessi brani che Peppe Servillo interpreta nel film. E non contenti di tutto ciò, su altri due brani, nati inizialmente come solo strumentali, Lina Wertmuller ha messo delle parole e ha deciso di cantarli. Si tratta di quattro "bonus track" che non fanno parte della colonna sonora del film ma che abbiamo volutamente inserito per il disco. Perché sentir cantare Lina Wertmuller, che ha un grande talento da cantante, non è cosa che capita tutti i giorni.


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Corriere del Mezzogiorno
27 maggio 2010
IN ONDA IL 2 GIUNGO SU RAIUNO
«Mannaggia alla miseria», combattere i clan con la banca dei poveri
La fiction segna il ritorno di un affiatato trio: Lina Wertmuller, alla regia, e i protagonisti Assisi e Pession


NAPOLI - Il nome è tutto un programma: «Mannaggia alla miseria». E' la nuova fiction che sbarcherà su Rai Uno il prossimo due giugno, prodotta dall'attrice napoletana Ida di Benedetto, per la regia di Lina Wertmuller.

LA TRAMA - La storia trae ispirazione dalla vicenda umana e lavorativa di Muhammad Yunus, economista e premio Nobel bengalese, fondatore della banca dei poveri. Antonio (interpretato da Sergio Assisi), Chicchino (Tommaso Ramenghi) e Marina (Gabriella Pession), tre pragmatici trentenni, di ritorno dall'India decidono di realizzare a Napoli il sistema del microcredito ideato in India dal banchere dei poveri Muhammad Yunus, per permettere alla povera gente di intraprendere un'attività in proprio emancipandosi dai datori di lavoro disonesti e ponendosi in conflitto con le regole della camorra. La storia si intreccia, immancabilmente, con intrighi amorosi tra i tre protagonisti: sia Antonio che Cicchino, infatti, sono innamorati di Marina che, nella migliore tradizione alla «Jules et Jim», non riesce a decidersi chiaramente tra i due.

UN CAST DI STELLE - La fiction segna il ritorno di un trio molto affiatato, quello della Wertmuller, di Assisi e Pession. La Wetmuller aveva già diretto la coppia nel fortunato film storico «Ferdinando e Carolina» nel 1999 e chissà se l'amore tra Assisi e la Pession (che stanno insieme dal 2006) non sia nato proprio su quel set. Nel lungometraggio, infatti, Sergio, nel ruolo di Ferdinando di Borbone, viveva una grande storia d'amore con Maria Carolina d'Asburgo, interpretata da Gabriella. Ma il cast di «Mannaggia alla miseria» vanta nomi di tutto rispetto, come Luca de Filippo, che sarà il padre di Antonio-Assisi, Piera degli Esposti, nel ruolo della nonna di Marina-Garbiella e il cantante degli Avion Travel, Peppe Servillo.

LA VICENDA DELLA RICHIESTA DEL «PIZZO» - Il tv-movie, prima di approdare sulla rete ammiraglia della Rai, era stato presentato nella scorsa edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno. «Mannaggia alla miseria» è ambientato a Napoli anche se buona parte delle riprese si è svolta in Puglia, tra Martina Franca, Taranto e Brindisi (grazie anche al contributo dell'Apulia Film Commission). La fiction, purtroppo, è stata legata ad un fatto increscioso legato alla malavita. Quando la troupe si trovava a Taranto, durante le riprese, nell'autunno 2008, fu costretta a lasciare la città e partire alla volta di Brindisi, a causa di richieste di pizzo da parte di delinquenti locali. La regista e la produzione denunciarono immediatamente l'accaduto e, in seguito, gli estorsori furono presi dalle forze dell'ordine.

Redazione online

Edited by Geric - 27/5/2010, 14:26
 
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