La Sua Figura, Il fascino di Gesù di Nazareth

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Geric
view post Posted on 23/12/2007, 16:46 by: Geric




La Sua Figura

L’estate appassisce silenziosa
Foglie dorate gocciolano giù
Apro le braccia al suo declinare stanco
E lascia la Tua luce in me
Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di Te
Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della Sua figura
Baciami con la bocca dell’amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a Te
Tu mi conosci non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a Te
Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della Sua figura
Musica silenziosa è l’aurora
Solitudine che ristora e che innamora
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a Te
Mi manca la presenza della Sua figura


Questo è il testo di una meravigliosa canzone eseguita dalla magica voce di Giuni Russo (morta qualche anno fa dopo anni di malattia), e scritta ispirandosi alle opere di San Giovanni della Croce. La musica è di Franco Battiato.

Su youtube c'è un delicatissimo video, realizzato da una ragazza (Celeste), con le note di questa canzone. Ascoltatela se potete, perchè è bellissima secondo me.

https://www.youtube.com/watch?v=Z6OkvvoB48A


Ho voluto intitolare questo topic ispirandomi proprio al titolo di questa canzone.
E dedicarlo alla figura di Colui del quale in questi giorni si ricorda la nascita.

Credere che Lui sia Figlio di Dio e che sia risorto è di fede (anche se è una fede che si basa sull'evidenza dei fatti, aggiungo).
Ma che sia realmente esistito più di duemila anni fa un uomo chiamato Gesù di Nazareth, nato a Betlemme, da Maria e Giuseppe è un dato storico incontestabile (lo dichiarano tutti gli storici, credenti e non). Un dato di fatto insomma.

Quindi, questo vuole essere un topic dedicato proprio alla figura di Gesù in generale.

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Riporto qui solo alcuni passi di un articolo, molto bello, del giornalista Antonio Socci.

“Cristo me attrae tutto, tanto è bello!”. Il grido di Jacopone da Todi riempie i secoli. Oggi è lo stesso. Libri, film, sceneggiati tv, copertine di settimanali, programmi d’informazione: basta parlare di Gesù di Nazareth e arrivano a milioni. D’altra parte lo aveva detto: “Attrarrò tutti a me!”. Ma chi è quest’uomo che ha tagliato in due la storia e seduce tutti i cuori, in ogni tempo? Qual è il suo mistero?

Attenti alle contraffazioni. Perfino un genio cristiano come Dostoevskij, che tentò di rappresentarlo nel Principe Miskyn dell’ “Idiota”, pur avendo dato forma a un personaggio bellissimo, si rese conto che era nulla in confronto al vero Gesù. Quel “ritratto” era solo la sua idea di Gesù, raccontava più i suoi personali sentimenti che il vero Gesù. Tanto che lo scrittore alla fine decise di farlo epilettico come era lui stesso. Se fu così per Dostoevskij, ancor più vero è per autori, come Olmi, o Augias, Pesce, Brown, che stanno ben al di sotto di Dostoevskij. Tutti raccontano le loro idee. Ma il vero Gesù è tutt’altro. (.........................)

Il Gesù vero è quello raccontato dai testimoni oculari, in un libro che paradossalmente oggi è il più esplosivo e inedito: i Vangeli. Li avete mai letti?
E’ curioso che a milioni cerchino Gesù sfogliando le chiacchiere librarie degli intellettuali di oggi, anziché l’unico resoconto fedele, scritto a ridosso degli eventi (come testimoniano anche i papiri di Qumran), scritto da chi era stato con lui, il libro dove da duemila anni giganteggia il vero Gesù, con la sua bellezza incomparabile. Anche Ermanno Olmi l’ha dimenticato. Nel film “Centochiodi” fa dire al suo banale protagonista: “Sarà Dio che nel giorno del giudizio dovrà rispondere di tutta la sofferenza che c’è nel mondo”. Se Olmi avesse ricordato l’esistenza dei Vangeli e li avesse riletti avrebbe scoperto che Dio è già venuto e si è già sottoposto al nostro giudizio e alla nostra condanna. Il male che c’è nel mondo l’abbiamo perpetrato noi, ma lui, l’Uomo-Dio, ne ha risposto, si è preso tutte le nostre colpe sulle sue spalle di innocente e si è fatto condannare a morte al posto nostro. Pagando tutto.

Come racconta, fedele ai Vangeli, Mel Gibson in “The Passion”, si è fatto da noi legare, prendere a pugni, rompere il naso, si è lasciato sputare in faccia, irridere, schiaffeggiare, torturare, si è fatto strappare la barba, flagellare cosicché tutta la carne del suo corpo è stata lacerata da capo ai piedi, si è fatto piantare sulla testa centinaia di spine con dolori atrocissimi, si è fatto scarnificare le ossa delle spalle dalla pesante croce e poi inchiodare gli arti al legno su cui infine è morto soffocato. Gli abbiamo negato, negli ultimi minuti, perfino un po’ di acqua, cercando di dargli perfidamente una schifosa mistura di fiele e aceto.
(.......................)

Ma dunque, cos’è mai un uomo agli occhi di Dio? Quanto vale ciascuno di noi per essere considerato così dal Creatore? Neanche per gli angeli ha fatto questo. Ma lo ha fatto per ogni singolo essere umano, anche per il più piccolo che già vive nel seno di sua madre, anzi tanto più per lui. (.........................)

Gesù si inginocchia anche davanti a Giuda, colui che lo aveva schifosamente venduto. Quando giungerà nel Getsemani seguito da una folla di sbirri armati, Gesù gli dirà: “amico mio”, parole che voleva ricordasse per vincere, più tardi, la disperazione da cui invece Giuda si lascerà sopraffare. Cristo desiderò fino all’ultimo salvarlo. (......................)

Spiega Bernardi: “Gesù era divorato dal desiderio incomparabile di immolarsi totalmente per il bene dei suoi amici. E tutto ciò dopo le prove avute dell’ingratitudine degli uomini e mentre si stava consumando la congiura mirante alla sua morte!”. Prese su di sé tutta la sofferenza del mondo, di tutti i secoli, di tutti gli uomini, e morì. Sepolto il suo corpo martoriato, all’alba di quel 9 aprile dell’anno 30 una luce accecante emanò dal suo corpo e il lenzuolo che lo avvolgeva si afflosciò su se stesso portando impressa la traccia, come per bruciatura, di quel volto maestoso e di quel corpo crocifisso. Anche la morte era stata sconfitta per sempre. Dicono gli scienziati che tre cose sono certe sulla Sindone, la cui immagine è umanamente inspiegabile: 1) che essa ha avvolto il corpo di un uomo morto crocifisso; 2) che quel corpo non è stato dentro il telo per più di 40 ore, perché non c’è la minima traccia di fibrinolisi e putrefazione; 3) che dal lenzuolo il corpo non è stato tolto, ma si è come smaterializzato, non essendovi alterazione delle macchie di sangue che in caso di qualsiasi movimento del corpo sarebbe stata inevitabile. Gesù quella mattina è risorto. Ed oggi è vivo.

Edited by LadyAlexandra - 24/12/2007, 19:50
 
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