| Tv Sorrisi e Canzoni n.6 - 2008 29/1/2008
di Ivan Roncalli
Sono numerosi i poliziotti «televisivi» che hanno lasciato il segno: dall’ispettore Ardenzi di «Distretto di polizia» al commissario Montalbano fino allo Schirò de «Il capo dei capi». A loro potrebbe aggiungersi l’ispettore Tosi, che ancor prima dell’esordio sta suscitando polemiche. A interpretarlo è il fotografo Fabrizio Corona, giunto alla ribalta con lo scandalo di Vallettopoli. Sarà protagonista di «Tieni a me», prima film (in uscita in autunno) e poi fiction, diretto da Antonio Bonifacio e prodotto da Roberto De Laurentiis. Le reazioni non si sono fatte attendere. Abbiamo sempre detto che «Sorrisi» è «Corona-free», ma questa volta non possiamo non occuparcene, perché molti poliziotti (veri) hanno scelto il nostro giornale per far sentire la loro protesta. «È grottesco che chi disprezza la legge italiana indossi la nostra divisa» scrive uno di loro. «Sono indignato perché è una scelta dettata da volgari scopi pubblicitari e di profitto» aggiunge un altro. Oronzo Cosi, segretario del Siulp (uno dei sindacati di Polizia) dice: «Credo che la vita e il comportamento del signor Corona si adattino poco a rappresentare un poliziotto. Ha detto di voler mostrare com’è un bravo ispettore, ma tutti noi sappiamo come dev’essere, non serve che qualcuno ci dia il buon esempio». Abbiamo girato le critiche a Roberto De Laurentiis (che è deceduto pochissimi giorni dopo questa intervista). «Corona ha sostenuto un provino» puntualizzava. «E ci ha sorpreso, regalandoci un’interpretazione di grande intensità. Ha la faccia giusta, e questo è quello che conta, non il caso giudiziario che l’ha coinvolto. Tra l’altro, lui è stato tirato in mezzo, ma è solo un puntino su una montagna». La sceneggiatrice Stefania Grassi aggiunge: «Abbiamo provinato numerosi attori, ma lui è quello che ha convinto di più in assoluto. Questo ruolo lo metterà in luce in modo diverso, positivo, lontano da quello che è stato dipinto dai media». Come ci hanno chiesto alcuni poliziotti, anche Corona è stato informato delle loro proteste. Ma la sua reazione è stata decisamente più dura. «La gelosia è una brutta bestia» esordisce. «Non si devono permettere di giudicare una persona innocente, che è stata 90 giorni in carcere senza aver commesso nulla. Sono già stato assolto per cinque capi d’imputazione e lo sarò anche per il resto, così lo Stato dovrà ripagarmi i danni». Ma il fotografo non punta alla carriera d’attore. «Lascerei il mio lavoro solo per aprire un ristorante a New York, o se mi offrissero la parte del mafioso nella serie “I Soprano”. Vorrei essere come Al Pacino».
La trama di «Tieni a me» narra di un teenager siciliano trasferitosi a Milano dopo che il padre ha denunciato un boss mafioso. Il giovane si ribella alla famiglia, lasciandosi sedurre dalla mafia, ma l’ispettore Tosi-Corona cerca di riportarlo sulla retta via. Le riprese cominceranno a marzo, e si snoderanno tra Cesenatico, Cattolica e la Puglia.
Il cast non è ancora completo ed è in corso una trattativa con Sergio Assisi, il bello di «Capri».
Edited by LadyAlexandra - 30/1/2008, 15:50
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