| perzina2003 |
| | come promesso vi racconto come da noi si inizia il periodo natalizio, probabilmente anche Eve ne è a conoscenza, in quanto si tratta di una tradizione di origine celtica ancora in uso in Austria e nelle zone italiane a confine con l'Austria per essere più professionale vi segnalo cosa ho trovato in rete...e mi sono stupita di trovare tanto materiale...per non dilungarmi vi segnalo solo ciò che riguarda il Friuli questo è un sito molto ricco, storia, foto e filmati (altri video sono presenti su youtube) http://www.krampus.it/I_krampus/Home.htmla Trieste le feste di Natale cominciano proprio con San Nicolò che porta i regali ai bambini, come in altre parti d'Italia Santa Lucia, ecc....a Trieste, nonostante i connotati mittel-europei e una lunga convivenza austro-ungarica, non sono previsti krampus San Nicolò e i krampus sono tipici della Valcanale e di Tarvisio, dove domani pomeriggio ci sarà la festa principale (maltempo permettendo, viste le previsioni e nonostante gli strati di neve che quest'anno si sono già accumulati)...se ci si trova a passeggiare in centro si rischia di venir avvicinati da questi mostri (scusate ma io li chiamo così...sono inquietanti, soprattutto se visti da vicino e in penombra) le feste natalizie si chiudono il 5/6 gennaio quando, in occasione dell'Epifania, ci sono altri rituali che mischiano il desiderio di chiudere la stagione fredda, di aprire la bella stagione, soprattutto per i contadini e per chi, in montagna, non ne può più del freddo e la voglia di sapere cosa ci riserverà il futuro....ma quella del pignarûl è un'altra storia.... per concludere, questa è la descrizione dei krampus che ho trovato su wikipedia La festa di San Nicolò (tradizionalmente era il Vescovo di Myra), si festeggia solitamente la sera del 5 dicembre. La festa, che si svolge principalmente nell'arco alpino, ha come culmine una sfilata per le vie del paese. La sfilata solitamente segue questo ordine: in primis sfila lo stesso San Nicolò, a piedi o su di un carro, accompagnato dagli angeli e dal suo servo Davide, distribuendo dolci e caramelle ai paesani. A seguire, una masnada di diavoli inferociti, armati di fruste e catene: i krampus. In Italia questa festa è maggiormente diffusa in Alto Adige, ma viene celebrata anche nella Val Canale (Friuli Venezia Giulia) nella zona del Tarvisiano, Ugovizza, Malborghetto ed infine l'08 dicembre a Pontebba. Nel resto d'Europa, la sfilata avviene in molte altre zone, soprattutte quelle zone di lingua tedesca, ma soprattutto in Baviera e Tirolo. I Krampus sono uomini-caproni scatenati e molto inquietanti che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini "cattivi". Le loro facce sono coperte da maschere diaboliche e paurose; i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti. I Krampus quando vagano per le vie dei paesi provocano rumori ottenuti da campanacci o corni, che li accompagnano nel tragitto che li porta in giro. L'origine di questa usanza, mantenuta con fiero orgoglio in molti comuni dell'Alto Adige, si perde nella notte dei tempi. Una delle poche cose di cui si è a conoscenza è che questa manifestazione è legata al solstizio invernale. È curioso che a mascherarsi secondo la tradizione, e a volte anche in abiti femminili, sono esclusivamente gli uomini. Ma il diavolo, o Krampus, può essere anche femminile, e in questo caso si chiama Krampa. Altra regola è che la maschera da loro indossata non deve mai essere tolta in pubblico e gli spettatori non devono mai cercare di toglierla, pena il disonore per lo smascherato. Si racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei paesotti di montagna si travestivano usando pellicce e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po' di tempo, i giovani si accorsero però, che tra di loro vi era un impostore: era il diavolo in persona, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra. Venne dunque chiamato il Vescovo Nicola, per esorcizzare l'inquietante presenza. Sconfitto il diavolo, tutti gli anni i giovani, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a portare doni, accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male. Ai nostri giorni invece San Nicolò è solitamente trainato su un carro, interroga i bambini e mostrandosi solitamente con una folta barba bianca. Con i bambini che nel corso dell'anno, si sono comportati bene, egli sarà generoso di regali, tra i quali dolci, mentre per quelli che non si sono comportati bene, ci sarà un brutto rimprovero e il carbone (non quello dolce). Oltre a questo compito, San Nicolò deve placare le ire dei krampus nei confronti degli spettatori. I krampus, infatti, sono selvaggi, violenti e inferociti , e quindi in questa particolare serata danno sfogo a quelle forze che per tutto il resto dell'anno rimangono non liberate. Rincorrono, fra urla, mugugni e grida, i bambini, ragazzi ma anche adulti e i più anziani, spingono la gente, pesanti frustate e colpi di verga alle gambe di chiunque capiti tra i loro piedi. Appena il sole tramonta, San Nicolò scompare dalla sfilata, lasciando incontrollati i diavoli, che senza inibizioni rispondono colpo su colpo alle provocazioni dei ragazzi e degli adolescenti. Le rincorse e gli inseguimenti da parte dei diavoli possono durare anche ore, fino a quando le tenebre riavvolgono la parata di demoni e, lungo le vie, non è più possibile vederne alcuno.
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