L'altro SanValentino

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perzina2003
view post Posted on 13/2/2009, 16:38




sarete d'accordo con me che il 14 febbraio è diventata una festa ad uso e consumo del business ma io volevo farvi partecipi di qualcosa di diverso, di più profondo...anche se forse qualche cosa non vi sarà poi tanto sconosciuta

a Udine San Valentino è particolarmente sentito, potrei scrivervi quello che so io ma per non commettere errori storici vi copio delle notizie ufficiali

Il culto di San Valentino era molto diffuso in Italia ed in Europa, per i suoi particolari carismi di taumaturgo contro la peste e l'epilessia, probabilmente dalla pestilenza che infierì sui Balcani negli anni che vanno dal 265 al 270, anno questo, in cui trovò la morte. La storia di questo santo si incrocia con quella di Udine nel 1355, quando la famiglia dei conti Valentinis, decise di erigere una chiesa a lui dedicata. Probabilmente, vista la data a ridosso della grande pandemia di peste nera del 1348 che aveva colpito anche Udine, fu scelto di metterlo a protezione della città, erigendo la chiesa presso la porta che conduceva a San Gottardo, dove in quei tempi c'era un ricovero che fungeva anche da lazzaretto. Si ha notizie di un restauro operato sulla chiesa per volontà della beata Elena de' Valentinis, morta nel 1458. Successivamente nel 1574 si costruì l'attuale chiesa di San Valentino, che nel 1581 diventò sede parrocchiale e qui fu trasferita la venerazione del santo titolare. Nel 1655 il veneziano Tomaso Candido ottenne da Roma il corpo di un martire prelevato dal cimitero di Ciriaca, e battezzato con il nome di San Valentino. Nel 1664 egli donò la reliquia alla chiesa di S. Valentino e quindi esposta alla venerazione, dietro l'altare, dove si trova tuttora. Il vecchio sacello venne poi dedicato a Sant'Antonio da Padova, che aveva predicato in Via Pracchiuso. La sagra di Borgo Pracchiuso si celebra ogni anno fin dal 1689, in onore del Santo. La chiesa al centro della via diventa meta di incessante e folto pellegrinaggio. Vi si celebra il sacramento dell’Eucaristia, si venerano le reliquie, si distribuiscono le chiavette e i famosi “Colaz” di S. Valentino. La tradizione delle chiavette, risale al potere taumaturgico del santo, invocato contro la peste e contro l’epilessia. In particolare, nei secoli passati si riteneva che per calmare le convulsioni, o per far rinvenire chi sveniva, giovasse, in assenza di altri rimedi, porre una chiave sul petto del malato. Per quanto riguarda i “Colaz”, sono a ricordo delle sacre Eulogie o pani benedetti che un tempo la confraternita di San Valentino distribuiva a forma di S e che oggi per ragioni di comodità ha raggiunto la forma di un 8. Questa distribuzione del pane deriva da una tradizione risalente alla chiesa dei primi secoli. Infatti, allora, era il popolo stesso che donava il pane ed il vino all’offertorio. Il sacerdote consacrava la quantità necessaria all’Eucaristia e ciò che avanzava veniva dato ai poveri. Questo pane veniva comunque benedetto, da cui il nome di Eulogia ossia preghiera o benedizione. In aggiunta a questa tradizione, nella chiesa primitiva, i vescovi avevano adottato l’uso, in segno di comunione, di inviarsi le sacre specie eucaristiche. Però, decaduta questa usanza, per gli inconvenienti che ne derivarono, ecco che si cominciarono a scambiare le sacre Eulogie o pani benedetti. Su questi pani vennero incisi poi anche vari simboli come: la Croce; il monogramma costantiniano; le lettere greche A e W; il serpente; le colombe; il motto SALUS. Buon numero di chiese della cattolicità in cui si venerano martiri dei primi secoli, mantengono l’usanza di distribuire del pane benedetto durante le feste o processioni. Al significato mondano che si da alla festa di San Valentino non va disgiunta l’invocazione per la protezione alla reciproca fedeltà e comprensione fra i fidanzati e gli sposi, a garanzia di stabilità della famiglia.

Fonte (con tanto di foto storica :phone1.gif: ):
http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it...09,2455,0,0,1,0

il borgo si trova a due minuti a piedi dal mio ufficio perciò domani (sabato di lavoro) farò una capatina e se non vi spiace pregherò anche per tutte voi e per le vostre famiglie e per tutti i vostri cari che non ci sono più....posso aggiungere che San Valentino non è più il santo patrono della città, che sulla porta della chiesa campeggia un bel cartello che invita a stare attenti ai borseggiatori , che la festa è diventata molto più profana con mercato e chiasso....anche se ho il sospetto che quest'anno, per diversi motivi, sarà una festa più silenziosa e dedicata alla riflessione e alla preghiera
 
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Geric
view post Posted on 13/2/2009, 17:05




Uh già domani è San Valentino...
Grazie Carla per le notizie e per le preghiere che rivolgerai al Santo anche per noi e le nostre famiglie, grazie infinite, le preghiere non bastano mai....in questo periodo poi...non ne parliamo, a sentire alcuni fatti di cronaca di questi giorni...mi è presa una angoscia e una paura, e l'unica cosa che resta da fare è aggrapparsi a chi sta lassù...
 
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view post Posted on 1/3/2009, 11:16
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Libraia, Scrittrice e Promoter Culturale

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San Valentino ha perso di spessore perchè nessuno, o quasi, sa più cosa significa AMORE.
lavorando dietro un bancone mi sono ritrovata a vedere questo sentimento, a commercializzarlo per il bene della ditta presso cui lavoro. C'erano tante faccette felici, pronte a dar fondo ai loro risparmi pur di manifestare al proprio lui o alla propria lei l'importanza del sentimento...ma il giorno dopo, quando si tirano le somme, tutto rientra, i soldi spesi diventano una piaga mentale, ci si chiede quando e se durarà, se ne è valsa la pena...
L'amore dovrebbe essere rispettato e festeggiato ogni giorno, senza cioccolatini, senza peluche ma con la luce negli occhi.

Grazie Carla per averci dedicato la tua preghiera. Ecco...questa è una maniera onorevole ed onorata di festeggiare l'amore.
 
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2 replies since 13/2/2009, 16:38   160 views
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